Commercio all’ingrosso

Redditività in forte calo. Salgono i dipendenti

Si registrano consistenti riduzioni dell’utile (-23,92%) e dell’EBIT (-11,23%). L’88,14% delle imprese del settore ha comunque chiuso l’esercizio in positivo

di Gian Filippo Galletti e Carlo Bacchetta

Il settore del commercio all’ingrosso nel 2019 conta 59 imprese (lo stesso numero del 2018 ma con tre new entry assolute rispetto alle precedenti edizioni) rappresentando così il 11,8% delle TOP 500, nonostante si sia provveduto, come di consueto, a escludere dal settore in esame quelle società che rientrano all’interno degli altri specifici approfondimenti e che commercializzano prodotti agroalimentari, meccanici o tessili.

Sotto il profilo della redditività (valori mediani) i dati 2019, evidenziano una significativa contrazione di tutti i valori rispetto al 2018: si registra infatti una consistente riduzione dell’utile (-23,92%) e dell’EBIT (-11,23%), in calo – anche se in misura più contenuta – l’EBITDA (-4,84%). Sempre con riferimento a tali indicatori, si segnala tuttavia che il 98,31% delle società del settore ha registrato nel 2019 un EBITDA> 0, il 91,53% un EBIT positivo e l’88,14% ha chiuso l’esercizio in utile.

Tutte le imprese continuano a prestare grande attenzione al rischio finanziario

Il peso – in termini di ricavi – del comparto in esame nel panel delle TOP 500 si riduce dello 0,17%, passando dal 7,76% del 2019 al 7,92% del 2018, nonostante i ricavi – in termini assoluti – siano incrementati del 2,48% (analogo trend anche l’anno precedente). Quanto precede è dovuto a una crescita più consistente dei ricavi delle TOP 500 (+4,88% settore commercio all’ingrosso escluso), registrata anche nelle ultime due edizioni.

In linea con l’anno precedente il dato mediano della marginalità operativa delle vendite

Il settore si è sempre contraddistinto nelle ultime edizioni per la propria stabilità finanziaria, e anche quest’anno gli indicatori che misurano il rischio finanziario sono decisamente positivi. Ottimo il valore mediano del grado di copertura degli oneri finanziari (appena lo 0,17% dei ricavi nel 2019), in calo del 4,45% anche il rapporto di indebitamento (valore mediano) che passa da 2,12 del 2018 a 2,02 del 2019).

Torna a destare qualche preoccupazione la contrazione della redditività (anche caratteristica) delle aziende del settore, che dopo la lieve ripresa del 2018, torna a scendere rispetto all’anno precedente, così come era avvenuto nelle edizioni 2017 e 2014.

Il valore mediano della redditività complessiva del capitale investito (ROI) si è ridotto del 18,77%, la mediana del ROE cala rispetto al 2018 di ben il 23,34%. Sostanzialmente in linea con l’anno precedente il dato mediano della marginalità operativa delle vendite delle aziende oggetto di analisi, misurata dal ROS, 3,40% nel 2018, 3,36% nel 2019.

L’incremento del numero degli addetti è stato del 5,32%. La media delle Top500 è +1,9%

Si registra nel 2019 un incremento del 5,32% del numero dei dipendenti, dato significativamente più alto di quello rilevato complessivamente sul campione delle TOP 500 (+ 1,92%). Possiamo pertanto concludere che da prassi ormai consolidata le imprese del settore del commercio all’ingrosso continuano a prestare grande attenzione al rischio finanziario, tuttavia si registra nel 2019 una contrazione della reddittività in linea con quanto avvenuto nel 2017 e 2016.

Occorre tuttavia precisare che nonostante la contrazione significativa del valore mediano del ROE nel 2019, la redditività degli azionisti del comparto – così come era avvenuto nel 2018 – si attesta a livelli ben superiori rispetto a quella delle TOP 500 (valore mediano del ROE, settore all’ingrosso escluso: 9,20%, contro l’8,20% del campione complessivo).