di Antonio Del Prete
Clienti sopra quota 350mila, risultati in linea con gli obiettivi pre-Covid. Il presidente Bernardi traccia la rotta
Illumia è uscita di slancio dal 2020. Tutt’altro che arroccata in difesa, l’azienda bolognese attiva nel mercato di energia e gas, ha affrontato l’emergenza Covid guardando al futuro. Il presidente Marco Bernardi indica la rotta: il 2021 si apre nel segno della transizione energetica.
Bernardi, di recente avete firmato un accordo di compravendita di energia di lungo periodo proveniente da fonti rinnovabili con Falck Renewables Sicilia Srl. Qual è il progetto?
«Per la prima volta in Italia viene firmato un contratto di lungo periodo in virtù del quale un’azienda, nel caso specifico Illumia Trend, trading company del Gruppo, acquisterà per sette anni energia elettrica proveniente da un impianto fotovoltaico non ancora costruito. È peculiare perché l’impegno rende bancabile e sostenibile l’investimento per la società Falck pur in assenza di incentivi».
Che bilancio fate dopo un anno di pandemia?
«È stato un periodo particolare per tutti, la proattività e la resilienza dei nostri collaboratori ci hanno permesso di chiudere l’anno in linea con gli obiettivi del piano industriale pre-Covid. In termini commerciali il Gruppo è cresciuto di oltre 50mila clienti, superando quota 350mila. L’Ebitda di Illumia è in crescita rispetto al 2019 e la Pfn è stabile, ci avrei messo la firma quando si è delineato lo scenario della pandemia».
Dati positivi. Che prospettive ci sono per il futuro?
«Questi numeri ci inducono a guardare al futuro con grande creatività, un fattore che nel 2020 ci ha permesso di affrontare i problemi che emergevano di giorno in giorno. Abbiamo messo le radici per i progetti del 2021, il fulcro è la sostenibilità. Proprio in questi giorni abbiamo costituito la nostra ESCO EWide, che tra le altre cose si occuperà del 110%. Inoltre, partecipiamo a diversi bandi per la sostenibilità elettrica in sharing, a progetti di economia circolare, e speriamo di lavorare a stretto contatto con il Centro Meteo Europeo, di cui siamo fornitori di energia elettrica».
Per acquisire nuovi clienti puntate molto sul canale web. Ci sono buoni riscontri?
«Il canale web è cresciuto del 40% rispetto all’anno precedente, valorizza la trasparenza e l’economicità delle offerte: è il futuro».
Prima di altri avete promosso lo smart working. Oggi come siete organizzati?
«Quando è arrivato il virus, da questo punto di vista eravamo pronti, anche se non è stato facile mettere in pochi giorni i nostri 200 collaboratori nella condizione di lavorare da casa. Da novembre scorso la settimana è strutturata così: due giorni in presenza, tre in smart working, che tuttavia in questo periodo possono diventare cinque su cinque per chi ha figli in Dad al 100%».
Servizi lavanderia e stireria per le mamme: «Più tempo per gli affetti»
Lo scorso anno, per la seconda volta consecutiva, Illumia è stata premiata con il riconoscimento Welfare Champion. «Intendiamo valorizzare la relazione tra le persone – spiega il presidente Marco Bernardi -, aiutando i collaboratori a mantenere un certo rapporto con i luoghi e gli affetti più prossimi. È per questo, ad esempio, che le mamme possono ricevere la spesa in ufficio o usufruire dei servizi lavanderia e stireria. Attività da cui sono sgravate fuori dall’orario di lavoro. Un altro punto valoriale è la gratuità. Laddove possibile e liberamente, organizziamo per i nostri dipendenti esperienze di volontariato all’interno dell’orario di lavoro, convinti che questo migliori la qualità del lavoro».